IL CANALI POSTURAL METHOD® PER MIGLIORARE LA MOBILITA’ ARTICOLARE

Negli articoli precedenti abbiamo parlato dei falsi miti dello stretching (https://www.postural-studio.com/stretching-falsi-miti/) e della differenza tra stretching e tensione neuro-muscolare (https://www.postural-studio.com/differenza-tra-stretching-e-tensione-neuromuscolare/).

In questa ultima parte dedicata all’allungamento muscolare vogliamo spiegarvi i concetti fondamentali del Canali Postural Method e del perché si differenzia da tutti gli altri metodologie di allungamento muscolare.

  • Gli esercizi di allungamento sono personalizzati.
  • L’esecuzione viene controllata dall’assistenza del trainer che vi segue durante l’allenamento.
  • Le attivazioni dei baricentri tecnici stabilizzano ciò che viene raggiunto, in termini di ampiezza dei movimenti, con gli esercizi di allungamento. 

Ora vi spiegheremo brevemente i primi 2 punti, lasciando al prossimo articolo la spiegazione dell’attivazione muscolare (che si differenzia dalla “contrazione muscolare”):

  • Gli esercizi di allungamento vengono scelti dopo una valutazione posturale iniziale (in particolare nella parte delle prove di mobilità) che è in grado di fornirci tutte le indicazioni su quali muscoli sono realmente rigidi e, di conseguenza, hanno necessità di essere allungati.
  • Nell’approccio Canali Postural Method, si cerca di abbassare la tensione neuro-muscolare e ristabilire i corretti rapporti di tensione tra i muscoli della stessa catena cinetica. Gli allungamenti vengono mantenuti per un brevissimo periodo di tempo per evitare che si attivi il riflesso miotatico. La nostra assistenza, invece, risulta indispensabile per assumere la posizione corretta ed evitare compensi. Inoltre, il vostro feedback su ciò che percepite durante l’esercizio è fondamentale, perché ci aiuta a capire se il muscolo si sta realmente allungando o meno.

 

Su quest’ultimo punto occorre soffermarsi perché è un concetto che troppo spesso non viene preso in considerazione.

 

Vi facciamo questa domanda:

Avete mai posto l’attenzione su “cosa sentite” quando fate un esercizio di allungamento?

Principalmente le due sensazioni che si possono manifestare sono:

– sentire l’allungamento della parte centrale del muscolo

– sentire allungamento (è più un fastidio) nella zona di inserzione del muscolo sull’articolazione (zona tendinea).

 

Se le vostre sensazioni si riconducono prevalentemente a quest’ultima affermazione allora vi diamo questa notizia: “Non avete mai realmente allungato quel muscolo perché si è attivato il riflesso miotatico!”

Ricordate l’esempio della corda? In quel momento il vostro muscolo si sta comportando esattamente come una corda. Non ne vuole sapere di allungarsi!

Non solo, la rigidità di quel “muscolo che non si allunga” andrà a sovraccaricare le parti più “elastiche” della catena muscolare.

Una volta che la persona ha raggiunto una buona consapevolezza sull’allungamento muscolare, sarà necessario rendere stabile ciò che si è “guadagnato” in termine di elasticità, “attivando” quelle zone del nostro corpo che sono deputate a dare stabilità al nostro sistema.

Ma questo sarà argomento del prossimo articolo…

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